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Strette tra l’impossibilità di edizioni fisiche e un futuro incerto, le manifestazioni fieristiche in giro per il mondo scelgono di aspettare l’autunno o il 2021 o, ancora, optano per la soluzione delle viewingroom virtuali
Un via vai incessante di collezionisti da tutto il mondo, artisti e art advisor, inaugurazioni, preview e cene esclusive: questo e molto di più sono le fiere d’arte, o meglio erano, perché la pandemia ha stravolto tutti i meccanismi e i paradigmi produttivi e organizzativi, provocando quantomeno uno slittamento all’autunno, quando non al 2021.
Ovviamente non si tratta di un processo scontato e lineare: queste realtà, che hanno la caratteristica di essere eccellenze locali in un panorama internazionale, devono mantenere un difficile equilibrio economico tra gli anticipi da richiedere alle gallerie e la probabilità di dover cancellare gli eventi espositivi. Né ha funzionato il tentativo di rimandare semplicemente gli eventi trattenendo gli anticipi: non ci sono infatti certezze per il futuro. Così, ad esempio, la nona edizione di Expo Chicago si terrà dall’8 all’11 aprile 2021. Art Basel avrà luogo con tutta probabilità a metà settembre, visto che l’ultima edizione ha fatto registrare 93mila ingressi e che esiste invece un divieto del governo svizzero per le manifestazioni con più di mille persone che scadrà solo il 31 agosto prossimo. Sia Photo London che Frieze London si terranno invece dal 7 all’11 ottobre.
Se ArtVerona è stata spostata al periodo tra l’11 e il 13 dicembre, Artissima – la più importante fiera d’arte contemporanea in Italia che si tiene a Torino – aprirà i battenti dal 5 al 9 novembre e ci sarà da aspettarsi anche per questa edizione una grande attenzione per la sperimentazione e la ricerca, visto che, come sempre, la fiera ospita anche tre sezioni artistiche dirette da board di curatori e direttori di musei internazionali. Nel frattempo Artissima ha coltivato nel suo pubblico il senso di appartenenza ad una vera e propria comunità artistica italiana grazie alla campagna /ge·ne·a·lo·gì·a/ su Instagram: per un mese ogni giorno un artista è stato invitato a fare due nomination, indicando un antenato ideale e un possibile discendente. Poi c’è Artissima Junior: progetto tutto digitale sul tema del ritratto e del gioco di squadra.
In un’intervista su Artribune, la direttrice della manifestazione Ilaria Bonacossa ha affermato che nel futuro di questa esposizione fieristica non c’è solo un forte investimento nel digitale, avviato già nel 2017 con la Compagnia di San Paolo, ma anche una formula probabilmente più contenuta, più umana e sostenibile che preveda, ad esempio, di limitare gli ingressi ad addetti ai lavori e collezionisti nei primi giorni.
A livello globale, dunque, le fiere adotteranno probabilmente soluzioni che consentano un rapporto più intimo proprio fra galleristi, curatori e collezionisti.
Ad inaugurare il 2021 delle fiere italiane sarà, con tutta probabilità Arte Fiera a Bologna, che si terrà dal 22 al 24 gennaio. L’ultima edizione ha infatti chiuso poco prima dell’esplosione della pandemia. Per questo, la collocazione temporale sembra vantaggiosa: Arte Fiera potrà far tesoro delle esperienze delle manifestazioni che la precederanno. C’è da aspettarsi, comunque, l’attuazione di un mix tra gli allestimenti fisici e quelli virtuali, che consentiranno accessi contingentati attraverso una moltiplicazione virtuale degli spazi.
Una scelta radicale è stata, invece, quella di Art Basel Hong Kong che si sarebbe dovuta tenere dal 19 al 21 marzo di quest’anno e che ha visto confluire, con successo, le 235 gallerie e le oltre 2mila opere esposte nelle sue viewing room online. A seguire è toccato, dall’8 al 15 maggio (con vip preview 6 e 7 maggio), a Frieze New York, che ha ospitato gratuitamente le gallerie nella piattaforma online Frieze Viewing Room, rimborsando quindi il 100% dell’anticipo.
Sembra che ormai ci si sia incamminati sul sentiero del potenziamento della dimensione digitale delle fiere, ma va anche sottolineato che siamo in un momento di grande incertezza che vede la scomparsa ancora recentissima delle manifestazioni fisiche e solo i primi esperimenti di quelle digitali.